La GASTROSOFIA, cioè quell’insieme di atteggiamenti comportamentali nei

confronti del cibo, rappresenta uno degli aspetti cardine per trasformare una banale

ed inutile dieta fatta di rinunce, pesi, calorie e quindi momentaneità (perdita dei

risultati velocemente), in regole, più o meno semplici, da inserire nel proprio stile

di vita nella routine del quotidiano. Un progetto di attenzioni, a volte scontate ma

proprio per questo disattese, che devono soprattutto tener conto di Conoscenza,

Coerenza e Continuità; tre C che significano non togliere i cibi per ritrovarsi in

forma e in salute, ma eliminare gli alibi, le scuse di cui ci  “cibiamo” tutti i giorni.

 

La GASTROSOFIA premette e permette perciò la possibilità di instaurare un

progetto di rispetto della chimica digestiva, rispetto che porta  a ridurre cause

d’invecchiamento (come la per ossidazione) o malattia: ciò che ne deriva, o

ancora,inutile utilizzo del Sistema Immunitario.

 

Si può così intravedere un insieme di regolamentazioni ove rinunce e

demonizzazioni vengono escluse sostituendo il” vivere male per morire bene con

il “vietato vietare”.

Ci si responsabilizza quotidianamente per le risposte che sapremo dare a fronte degli

stimoli esterni, a volte provocatori, che vengono dal cibo, sia nella soprafazione del

ritmo sociale  sia nella vacanza, che sia in Italia che sia all’estero.